È ampio il catalogo dei bonus edilizi disponibili nel 2020 per chi intende effettuare lavori in casa. Alle detrazioni fiscali “storiche” per i lavori di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico, al sismabonus, al bonus mobili e al bonus verde, quest’anno si è aggiunto il nuovo bonus facciate: uno sconto del 90% per le spese, sostenute nel 2020, per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati nei centri storici o nelle aree parzialmente edificate. E’ cambiata anche la disciplina dello sconto in fattura: per le spese sostenute dal 1° gennaio 2020, è possibile richiedere lo sconto in fattura soltanto per l’ecobonus per i lavori in condominio importanti. Come si accede ai benefici fiscali?
Un 2020 più favorevole che mai per chi decide di realizzare lavori in casa. Sono infatti disponibili ben 6 tipi di detrazioni fiscali, che coprono un’ampia gamma di interventi: bonus facciate, detrazione IRPEF per i lavori di ristrutturazione edilizia, ecobonus per interventi di risparmio energetico, sismabonus, bonus mobili e bonus verde.
Nuovo bonus facciate
New entry nel catalogo dei bonus edilizi è il bonus facciate: uno sconto del 90% per le spese, sostenute nel 2020, per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati nei centri storici o nelle aree parzialmente edificate (zone A o B ai sensi del D.M. n. 1444/1968). Il beneficio, che potrà essere recuperato in 10 anni, spetta solo per gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi. Agevolati anche gli interventi di sola pulitura e tinteggiatura esterna.
Se i lavori di rifacimento della facciata riguardano interventi influenti dal punto di vista termico o che interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, sarà obbligatorio rispettare precisi requisiti di efficienza energetica e di trasmittanza termica.
Bonus “storici”
Il nuovo bonus facciate si è aggiunto ai bonus edilizi “storici”, tutti confermati anche nel 2020.
Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, anche per quest’anno resta la detrazione IRPEF maggiorata al 50%, con limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Danno diritto al bonus i lavori di manutenzione ordinaria (solo per le parti comuni di edifici residenziali) e straordinaria. Ammesse anche le spese finalizzate alla sicurezza, al cablaggio dell’immobile, all’abbattimento delle barriere architettoniche e per interventi di risparmio energetico non qualificato.
Ancora un anno anche per il bonus mobili, la detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Per gli acquisiti che saranno effettuati nel 2020, l’agevolazione, da ripartire tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo, spetta per gli interventi di ristrutturazione edilizia iniziati dal 1° gennaio 2019.
La detrazione va calcolata su un ammontare non superiore a 10.000 euro per unità immobiliare, considerato, per gli interventi effettuati nel 2019 o per quelli iniziati nel 2019 e proseguiti nel 2020, al netto delle spese 2019 per le quali si è fruito della detrazione.
Ecobonus e sismabonus
Per gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti è possibile fruire dell’ecobonus. Le aliquote variano dal 50% al 75%. Nel caso di interventi su parti comuni di edifici condominiali, realizzati nelle zone sismiche 1, 2, 3, finalizzati congiuntamente alla riqualificazione energetica alla riduzione del rischio sismico la detrazione arriva all’80% se i lavori comportano il passaggio ad una classe di rischio inferiore o all’85% se i lavori determinano il passaggio a 2 classi di rischio sismico inferiori.
Il tetto di spesa è di 136.000 euro per ogni unità immobiliare di ciascun edificio.
Per la messa in sicurezza statica degli immobili delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva situati nelle zone ad alta pericolosità sismica (zone sismiche 1, 2 e 3), c’è il sismabonus, che prevede detrazioni dal 50 all’85%.
Chi acquista un’unità immobiliare antisismica in un edificio demolito e ricostruito in zona 1, 2 o 3, entro 18 mesi dalla fine dei lavori, può invece beneficiare del sismabonus acquisti: lo sconto è pari al 75 o all’85% del prezzo della singola unità immobiliare, risultante nell’atto pubblico di compravendita, fino ad un importo massimo di 96.000 euro.
Bonus verde
Tra i bonus disponibili nel 2020, anche il bonus verde, la detrazione IRPEF del 36% delle spese sostenute per interventi di:
– sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
– realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Il beneficio, da ripartire in 10 quote annuali costanti di pari importo, spetta su un tetto massimo di spesa di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare adibita ad uso abitativo.
Tra le spese ammissibili sono comprese quelle di progettazione e manutenzione per l’esecuzione degli interventi.
Sconto in fattura
Una novità importante da considerare nel momento in cui si decide di fare lavori in casa è la nuova disciplina dello sconto in fattura entrata in vigore quest’anno.
A seguito delle modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2020, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2020, la possibilità di richiedere lo sconto in fattura è possibile soltanto per gli interventi di riqualificazione energetica su parti comuni di edifici condominiali di importo pari almeno a 200.000 euro, che interessano più del 50% della superficie disperdente esterna dell’edificio e comprendono anche la ristrutturazione dell’impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva asservito all’intero edificio.
Per tutti gli interventi di riqualificazione energetica è invece possibile cedere la detrazione spettante ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati (quali persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti). I contribuenti che si trovano nella no tax area (in quanto possiedono redditi esclusi dall’imposizione Irpef per espressa previsione o perché l’imposta lorda è assorbita dalle detrazioni per redditi previste dal Tuir) possono cedere le detrazioni anche alle banche e agli intermediari finanziari.
Con il nuovo anno, il meccanismo dello sconto in fattura è invece abrogato per il sismabonus. Solo per gli interventi effettuati su parti comuni di edifici che danno diritto alle detrazioni potenziata del 75% e dell’85% e nel caso di acquisto di case antisismiche in zona 1, 2 e 3, resta la possibilità della cessione del credito a favore delle imprese esecutrici degli interventi o a soggetti terzi collegati (ad esclusione di banche e intermediari finanziari).
Dal 2020 è eliminata anche la possibilità di cedere la detrazione IRPEF spettante per gli interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia.
Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/finanziamenti/imprenditoria/quotidiano/2020/02/12/bonus-edilizi-6-incentivi-fiscali-risparmiare-2020